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Cosa scrivere sul timbro della propria azienda

Cosa scrivere sul timbro della propria azienda

Cosa scrivere sul timbro della propria azienda

Il timbro aziendale è un elemento utile che riporta tutti i dati indispensabili di una impresa. Ma come si crea un timbro aziendale? Una delle domande più frequenti delle imprese è propio cosa scrivere sul timbro della propria azienda.

È importante per rispondere a questa domanda distinguere due dati: i dati obbligatori e i dati facoltativi. Le informazioni da inserire nel timbro variano secondo le leggi che sono in vigore a seconda del tipo di società. Ma scopriamo di più sulla creazione del timbro aziendale con questo articolo.


Crea il timbro aziendale passo a passo

La prima cosa da fare quando si decide di creare il timbro aziendale è scegliere un logo. In questo modo, il timbro sarà portatore dell'identità dell'azienda. Per la realizzazione potete affidarvi a degli esperti del settore o utilizzare programmi di grafica computerizzata. Ricordatevi che il logo deve rispettare delle dimensioni standard: 75 pixel in orizzontale e 190 pixel in verticale.

Dopodiché bisogna definire i dati da inserire sul timbro. Come anticipato alcuni dati sono obbligatori e necessari, altri sono opzionali. 

Tra i dati necessari: la denominazione aziendale e le informazioni di registro della società. In caso di acronimo, quest'ultimo può sostituire il nome completo. 

Tra i dati opzionali: un recapito, il domicilio dell'azienda e il sito internet.

È inoltre importante distinguere i diversi tipi di impresa:

• società di capitali (S.R.L.; S.P.A etc.): si basano su un capitale versato con atto notarile e di conseguenza il valore dello stesso dovrà essere indicato sul timbro. Si inserirà questo valore dopo la ragione sociale e prima dell'indirizzo della sede. Obbligatori anche Partita Iva e codice fiscale;

 società di persone (S.S, S.A.S etc.): nel timbro bisognerà indicare: nome dell'azienda, i nomi dei soci/proprietari, indirizzo, Partita Iva e codice fiscale;

 ditta individuale: nome e cognome e l'indicazione della professione; un esempio di ditta individuale può essere un servizio idraulico come idraulicobolognaeprovincia.it o altre realtà ancora più ristrette.

Oltre ai dati, dovrete anche scegliere la tipologia di timbro:

• Timbro autoinchiostrante: pratico, semplice ed efficiente. Non c'è bisogno di immergerlo in inchiostro perché ha un sistema che attinge automaticamente all'inchiostro presente all'interno dello stesso;

• Timbro a secco: elegante ed originale; la stampa viene con effetto in rilievo;

• Timbro manuale: il classico che tutti conoscete. Meno efficace ma anche molto apprezzato. Avrete bisogno dell'apposito inchiostro da cui attingere per l’apposizione del timbro.

Le dimensioni del timbro possono variare e sono molteplici.

Perché avere un timbro aziendale

Il timbro oltre ad essere utile, è un valore aggiunto in termini di praticità e marketing. Poiché riporta i dati aziendali, il timbro può essere utilizzato per velocizzare o semplificare alcuni compiti diari che si svolgono per esempio in ambito amministrativo. È infatti possibile sostituire le firme con il timbro, avendo quest'ultimo la stessa validità giuridica della firma. Questo permetterà di risparmiare tempo quando si hanno molteplici documenti da firmare. Altri utilizzi possono essere: numerare documenti, smistare la posta, datare pagamenti, assegni e fatture.

Tanto le aziende di piccole dimensioni quanto le aziende di grandi dimensioni utilizzano il timbro aziendale come elemento comunicativo e d'impatto. Non dimenticatevi perciò di creare un timbro, non solo tecnicamente corretto, ma anche curato nella grafica e nell'estetica. In questo modo, non solo sarà uno strumento utile ed efficiente, ma anche un mezzo per la diffusione del brand aziendale!